Predica
del 9 ottobre 2011 di padre Konrad il
vero Amore
In
nomine Patris, et Filii, et Spiritus Sancti.
In
una frase profetica, il grande filosofo, oratore romano, Cicerone dichiarò "due
cose rivelano l'amante: che fa del bene all'amato e che sopporta la sofferenza
di croce, e quest'ultima cosa è il segno più grande dell'amore".
Similmente
san Pietro Crisologo, Vescovo e Dottore della Chiesa, dice che l'Amore di Dio
per l'uomo non sarebbe stato soddisfatto se non avesse sofferto fino alla morte
per lui. Riteneva che fosse troppo poco se non avesse mostrato il Suo amore
verso di noi tramite la sofferenza, e san Gregorio Nazianzieno scrive: in
nessun altro modo l'amore di Dio per noi poteva essere dichiarato.
Seguendo
san Bernardo, san Bonaventura asserisce, nel suo trattato "la vita
mistica", le parole seguenti: "Nella passione e nel rosso della
Passione si rivela l'ardore della Carità grandissima ed impareggiabile - e
continua - come rosa chiusa dal notturno gelo, quando il Sole Levante la
riscalda, si apre tutta e dai petali aperti mostra, nella sua porpora, un
ardore giocondo, così il delizioso Fiore del Cielo, l'ottimo Gesù, che nelle
lunghe età da dopo il Peccato di Adamo era chiuso dal freddo notturno, e non
somministrava ancora pienezza di grazia ai peccatori finalmente, avvicinandosi
la pienezza dei tempi, acceso dai raggi dall'Amore ardententissimo, si aprì
tutto in ogni parte del Suo Corpo e la Fiamma della Rosa d'Amore rifulse nel
rosso vivo del Sangue".
Quando
Nostro Signore Gesù Cristo + il cui Nome sia sempre Benedetto, ci chiede oggi
di amarLo con tutto il cuore, con tutta l'anima e con tutta la mente, ci chiede
di amarLo fino alla sofferenza, il segno più grande dell'amore, di
tenere i Suoi comandamenti fino al punto che ci fa soffrire lottando contro la
nostra natura caduta, nei nostri desideri bassi e meschini, la nostra
riluttanza di fare grandi sforzi compiendo i doveri nel nostro stato di vita,
anche quando si sembrano insopportabili, facendo quel lavoro che è, nelle
parole di santa Teresina ispirate dalla Sacra Scrittura, fra tutti il più
penoso e che consiste in quello che si intraprende sopra se stessi per arrivare
a vincersi, e infine, accettando ed offrendo a Dio, per l'intercessione della
Madonna, senza lamentarsi, tutti gli sconforti, tutti i dolori e tutte le
sofferenze che Dio, nei Suoi disegni e nel Suo amore insondabili per noi, si
degna di mandarci per Amore di Lui, per glorificare il Suo Santo Nome e per la
nostra eterna beatitudine.
Amen
In
nomine Patris, et Filii, et Spiritus Sancti.
Sia
lodato Gesù Cristo.