Predica
del 7 ottobre 2012 di padre Konrad Madonna
del Rosario
In nomine Patris, et Filii, et Spiritus Sancti.
Oggi è la solennità del Santo Rosario in
cui si celebra la gloriosa vittoria di Lepanto sull'Islam: una vittoria
guadagnata soprattutto per la recita del Santo Rosario.
Siccome la vittoria di Lepanto, così anche
la preghiera stessa del Rosario, ci mostra chiaramente il ruolo di Mediatrice
della Madonna.
Nell'Ave
Maria ci rivolgiamo a Lei a causa della sua vicinanza a Dio: Lei che è piena
di grazia perché il Signore è con Lei; benedetta fra le donne perché è benedetto
il frutto del suo seno Gesù; e Santa perché è Madre di Dio. E preghiamo a Lei
che Lei preghi per noi adesso e nell'ora della nostra morte: cioè, in tutte le
nostre necessità. Lei è la Mediatrice dunque: sta tra noi e Dio e raggiungiamo
Dio per mezzo di Lei.
La stessa verità viene espressa nei Misteri
del Santo Rosario: nel primo Mistero Gaudioso contempliamo prima Lei e poi il
Signore concepito nel suo santo seno, in un crescendo che è proprio della
Rivelazione. Nel secondo Mistero contempliamo prima Lei di nuovo da sola,
andando alla casa di Santa Elisabetta, e poi Nostro Signore nel Suo primo atto
pubblico: quello della santificazione di San Giovanni Battista. Nel terzo Mistero
la meditiamo con il suo Figlio Divino che possiamo adorare ormai con gli occhi
dello spirito. Nel quarto e nel quinto Mistero Gaudioso la vediamo sempre
inchinata e protesa verso il suo Figlio Divino: offrendoLo e poi trovandoLo nel
tempio.
Lei è la Mediatrice, andiamo per mezzo di
Lei al Signore: per Mariam ad Jesum.
Questo è vero della Preghiera Ave Maria e dei Misteri Gaudiosi, ma anche dei
Misteri Dolorosi, perché i Misteri dove il Signore viene offerto e trovato nel
tempio sono allo stesso tempo Dolori della Vergine Maria (il primo e il terzo)
che anticipano e preparano ai dolori del Suo Figlio.
Nei Misteri Dolorosi la Madonna si ritira
per mettere in luce il Signore, anche se le Rivelazioni di Santa Brigida, per
esempio, attestano la sua presenza alla flagellazione; e la Tradizione della
Chiesa La presenta vedendo il Suo Figlio incoronato e portando la Croce; e il
Vangelo ci parla della Sua presenza sotto la Croce.
La Madonna dunque ci conduce al Suo Figlio
nei Misteri Gaudiosi e Dolorosi, che poi contempliamo Risorto e asceso al
Cielo. I Misteri si concludono con la visione della Madonna glorificata per il
suo ruolo nella Redenzione.
Il principio "per Mariam ad Jesum" si manifesta di nuovo con la Preghiera
che conclude il Santo Rosario, "Salve
Regina". Dopo aver invocato la Regina del Cielo e della Terra in
questa Preghiera con grande devozione nel fervore, Le chiediamo di mostrarci
nel Cielo il frutto del suo seno Gesù.
Se questa Preghiera conclude tutto il
Rosario, conclude anche in un certo senso la Preghiera dell'Ave Maria stessa. Perché mentre nell'Ave Maria chiamiamo "benedetto"
il frutto del suo seno Gesù e chiediamo alla Madonna di pregare per noi; nella Salve Regina chiediamo che Lei ci mostri il frutto del suo seno Gesù. Chiediamo
esplicitamente, dunque, ciò che non avevamo ancora osato chiedere che cioè, in
ultima analisi, il fine ultimo e il culmine di ogni Preghiera: la visione
beatifica di Dio in Cielo.
La Santa Chiesa Cattolica insegna che la
Madonna è Mediatrice di tutte le grazie e questo in due sensi. Il primo senso è
che ha donato al mondo il Redentore Che è la fonte di tutte le grazie; il
secondo senso è che tutte le grazie che vengono elargite sugli uomini, vengono
concesse per la Sua intercessione.
Leone
XIII dichiara nella sua Enciclica sul Rosario Octobri mense: " Per
questo, è lecito affermare, a piena ragione, che dell’immenso tesoro di ogni
grazia che il Signore ci ha procacciato, poiché "la grazia e la verità
provengono da Cristo" (Gv. 1,17), nulla ci viene dato direttamente se non
attraverso Maria, per volere di Dio. Dato che nessuno può andare al Sommo Padre
se non per mezzo del Figlio, così, di regola, nessuno può avvicinarsi a Cristo
se non attraverso la Madre".
Come possiamo caratterizzare la mediazione
della Madonna?
Innanzitutto come collaborazione, perché occorre
distinguere la mediazione del Figlio da quella della Madre. La mediazione del
Figlio è perfetta, perché Lui solo ha riconciliato l'uomo con Dio tramite la
Sua morte in Croce, mentre la mediazione della Madre è piuttosto una
collaborazione. E' una collaborazione dove opera in modo preparatorio o ministeriale
ed in modo indiretto e remoto quando disse, ad esempio, all'Incarnazione "Ecce ancilla Domini", e quando stava sotto la Croce ad offrire tutta la sua
vita e sofferenza a servizio del Divin Redentore.
La mediazione della Madonna è anche una
mediazione materna, e questo in un doppio senso. Perché ha donato il Redentore
agli uomini sia come Madre del Redentore sia come Madre degli uomini; ed anche
perché intercede presso Dio a favore degli uomini sia come Madre di Dio sia
come Madre degli uomini.
Poiché la Madonna è la Mediatrice di tutte
le grazie, conviene che affidiamo sempre più fervorosamente, ed intensamente noi
stessi a questa nostra Madre tenerissima e potentissima per poter vincere i
nostri nemici: il Mondo, la Carne e il Diavolo o, in una parola, per vincere
noi stessi: per adorare poi con Lei, in Cielo, il frutto benedetto del suo
seno, Gesù.
Sia
lodato Gesù Cristo +
In
nomine Patris, et Filii, et Spiritus Sancti.