QUICUMQUE VULT SALVUS ESSE, ANTE OMNIA OPUS EST, UT TENEAT CATHOLICAM FIDEM

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sabato 14 agosto 2010

Le lezioni di Dottrina: "La Santa Eucarestia" ultima parte

IL FRUTTO DELLA SANTA MESSA




La morte del Signore in Croce guadagna la grazia sovannaturale e la Santa Messa la applica. La applica per tre fini:


  1. il bene della Chiesa intera: la chiesa purgante,la Chiesa militante e la Chiesa trionfante;

  2. il bene di coloro per cui la Santa messa viene specificamente celebrata:

  3. il bene del celebrante e dei fedeli assistenti.

Il bene ricevuto dipende dalle disposizioni di coloro che lo pregano e lo ricevono.


Quanto a queste grazie in genere, Santa Teresa d'Avila dice:'Senz la Santa messa che cosa sarebbe di noi? Tutto perirebbe quaggiù, perchè soltanto Essa può fermare il braccio di Dio'. S.Alfonso Maria de'Liguori dice: 'Senza la Messa, la terra sarebbe da molto tempo annientata a causa dei peccati degli uomini'.


E San Pio da Petralcina dice: 'Sarebbe più facile che la terra si reggesse senza sole, anzichè senza la Santa Messa'.


Quanto al bene recato per le anime defunte, San Girolamo dice: 'per ogni Messa devotamente ascoltata, molte anime escono dal purgatorio per volarsene al cielo'.


quanto alle grazie applicate agli assistenti, San Bernardo dice: 'Si merita più ascoltando devotamente una Santa Messa che non il distribuire ai poveri tutte le proprie sostanze e col girare peregrinando su tutta la terra'.


Sant'Agostino dice: 'Tutti i passi che uno fa per recarsi ad ascoltare la santa essa sono da un angelo numerati e sarà concesso da Dio un sommo premio per questa vita e nell'eternità'.


'Assicurati, disse il Signore a Santa Gertrude, che a chi ascolta devotamente la Santa Messa, Io manderò negli ultimi istanti della sua vita tanti dei miei Santi per confortarlo e proteggerlo, quante saranno le Messe da lui be ascoltare'.


CONSEGUENZE PRATICHE


1) Assiduità


la prima conseguenza è che dobbiamo assistere alla Santa Messa quanto più spesso che è possibile.San Leonardo da Porto Maurizio esortava: 'O popoli ingannati che fate voi? Perchè non correte alle Chiese per ascoltare quante più Messe potete? Perchè non imitate gli Angeli che, quando si celebra la Santa Messa, scendono a schiere dal Paradiso e stanno attorno ai nostri Altari in adorazione per intercedere per noi?'


2) Disposizione adatta


La seconda conseguenza pratica è assistere con la disposizione più adatta. E più grande è l'amore di coloro che vi partecipano, più grande è la grazia e il merito. Questo amore si deve indirizzare verso il Signore Sacrificato sulla Croce che è proprio il cuore della Santa Messa. Nel suo libro 'Gesù Eucaristico Amore' Padre Manelli scrive che la vera partecipazione attiva alla Santa Messa è quella che ci rende vittime immacolate come Gesù, che ottiene lo scopo, nelle parole del Papa Pio XII, di 'riprodurre in noi i lineamenti dolorosi di Gesù'.


la pratica spirituale classica all'offertorio è di offrire se stessi a Dio Padre con l'offerta del pane e del vino, alla Consacrazione di immolare se stessi a lui con l'oblazione del Corpo e Sangue del Signore.


Nelle parole dello stesso Padre Manelli: 'Del resto come rimanere indifferenti di fronte alla Crocifissione e morte di Gesù? non saremo mica come gli Apostoli addormentati nel Getsemani e tantomeno come i soldati che , ai piedi della Croce, pensavano al gioco dei dadi, incuranti degli spasmi di Gesù morente?'


San Giovanni Bosco si lamentava di 'tanti Cristiani che stanno in chiesa volontariamente distratti, senza modestia, senza attenzione, senza rispetto, in piedi, guardando qua e là. Costoro non assistono al Divino Sacrificio come Maria e Giovanni, ma come i giudei, mettendo un altra volta Gesù in Croce'.


Guardiamo la Madonna, San Giovanni Evangelista, Santa Maria Maddalena, e le pie donne ai piedi della Croce. Loro sono il nostro modello di partecipazione al Santo sacrificio della Messa: per la gloria di Dio e la salvezza dell'anima nostra.


Amen.



Finis.