QUICUMQUE VULT SALVUS ESSE, ANTE OMNIA OPUS EST, UT TENEAT CATHOLICAM FIDEM

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venerdì 14 dicembre 2012

Rorate Coeli desuper




Il ritornello è tratto dal libro di Isaia (45,8): "Stillate, cieli, dall'alto e le nubi facciano piovere la giustizia; si apra la terra e produca la salvezza e germogli insieme la giustizia."
Cliccando qui sotto troverete il video che accompagna nel canto per essere imparato....
http://www.gloria.tv/?media=371630


Roráte caéli désuper,
et núbes plúant jústum.
Roráte caéli désuper,
et núbes plúant jústum.

1 Ne irascáris Dómine,
ne ultra memíneris iniquitátis:
ecce cívitas Sáncti fácta est desérta:
Síon desérta fácta est:
Jerúsalem desoláta est:
dómus sanctificatiónis túæ et glóriæ túæ,
ubi laudavérunt te pátres nóstri.

* Roráte caéli désuper,
et núbes plúant jústum.
Roráte caéli désuper,
et núbes plúant jústum.

2 Peccávimus, et fácti súmus tamquam immúndus nos,
et cecídimus quasi fólium univérsi:
et iniquitátes nóstræ quasi véntus abstulérunt nos:
abscondísti faciem túam a nóbis,
et allisísti nos in mánu iniquitátis nóstræ.

* Roráte caéli désuper,
et núbes plúant jústum.
Roráte caéli désuper,
et núbes plúant jústum.

3 Víde Dómine afflictiónem pópuli túi,
et mítte quem missúrus es:
emítte Agnum dominatórem térræ,
de Pétra desérti ad móntem fíliæ Síon:
ut áuferat ípse júgum captivitátis nóstræ.

* Roráte caéli désuper,
et núbes plúant jústum.
Roráte caéli désuper,
et núbes plúant jústum.

4 Consolámini, consolámini, pópule méus:
cito véniet sálus túa:
quare mæróre consúmeris,
quia innovávit te dólor?
Salvábo te, nóli timére,
égo enim sum Dóminus Déus túus,
Sánctus Israël, Redémptor túus.

* Roráte caéli désuper,
et núbes plúant jústum.
Roráte caéli désuper,
et núbes plúant jústum.

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 Traduzione italiana

Stillate , o cieli, dall'alto,
E dalle nubi piova la giustizia.

Non adirarti, o Signore, non ricordarti più
dell'iniquità:
Ecco che la città del Santuario è divenuta deserta:
Sion è divenuta deserta: Gerusalemme è desolata:
La casa della tua santificazione e della tua gloria,
Dove i nostri padri Ti lodarono.

Stillate , o cieli, dall'alto,
E dalle nubi piova la giustizia.

Peccammo, e siamo divenuti come gli immondi,
E siamo caduti tutti come foglie:
E le nostre iniquità ci hanno dispersi come il vento:
Hai nascosto a noi la tua faccia,
E ci hai schiacciati per mano delle nostre iniquità.

Stillate , o cieli, dall'alto,
E dalle nubi piova la giustizia.

Guarda, o Signore, l'afflizione del tuo popolo,
E manda Colui che sei per mandare:
Manda l'Agnello dominatore della terra,
Dalla pietra del deserto al monte della figlia di Sion:
Affinché Egli tolga il giogo della nostra schiavitú.

Stillate , o cieli, dall'alto,
E dalle nubi piova la giustizia.

Consolati, consolati, o popolo mio:
Presto verrà la tua salvezza:
Perché ti consumi nella mestizia, mentre il dolore ti ha rinnovato?
Ti salverò, non temere,
Perché io sono il Signore Dio tuo,
il Santo d'Israele, il tuo Redentore

Stillate , o cieli, dall'alto,
E dalle nubi piova la giustizia.