QUICUMQUE VULT SALVUS ESSE, ANTE OMNIA OPUS EST, UT TENEAT CATHOLICAM FIDEM

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sabato 6 ottobre 2012

Anno della Fede con Maria Santissima

Cari fratelli e sorelle,
anche questa piccola "oasi" nel grande oceano di internet, si sta preparando per vivere degnamente questo Anno propizio e di grazia che la santa Chiesa, per mezzo dell'adorabile Divin Maestro e Sposo, nostro Signore Gesù Cristo + ci ha offerto.

Il nostro caro Padre Konrad sta preparando per l'occasione una serie di catechesi che saranno offerte in un apposito spazio di cui vi daremo poi riferimento.

Nell'attesa invitiamo tutti a raccogliere la Consacrazione a Maria che tanti Santi ci hanno insegnato, così come lo stesso Sommo Pontefice ha fatto il 4 ottobre scorso, recandosi a Loreto, per affidare alla Vergine Santissima, l'Anno della Fede e il Sinodo oramai prossimi.

PAROLE DEL SANTO PADRE ALLA RECITA DELL'ANGELUS
Santa Messa apertura Sinodo Nuova Evangelizzazione per la professione della Fede Cattolica
7.10.2012


Cari fratelli e sorelle,

ci rivolgiamo ora in preghiera a Maria Santissima, che oggi veneriamo quale Regina del Santo Rosario. In questo momento, nel Santuario di Pompei, viene elevata la tradizionale «Supplica», a cui si uniscono innumerevoli persone nel mondo intero.
Mentre anche noi ci associamo spiritualmente a tale corale invocazione, vorrei proporre a tutti di valorizzare la preghiera del Rosario nel prossimo Anno della fede.

Con il Rosario, infatti, ci lasciamo guidare da Maria, modello di fede, nella meditazione dei misteri di Cristo, e giorno dopo giorno siamo aiutati ad assimilare il Vangelo, così che dia forma a tutta la nostra vita. Pertanto, nella scia dei miei Predecessori, in particolare del Beato Giovanni Paolo II che dieci anni fa ci diede la Lettera apostolica Rosarium Virginis Mariae, invito a pregare il Rosario personalmente, in famiglia e in comunità, ponendoci alla scuola di Maria, che ci conduce a Cristo, centro vivo della nostra fede.
 


 


Coloro che più di tutti hanno capito, amato e venerato il Rosario come «dono di Maria» sono stati i Santi.
Nel corso di questi otto secoli, essi hanno amato il Rosario con amore di vera predilezione, collocandolo al posto d'onore accanto al Tabernacolo e al Crocifisso, accanto al Messale e al Breviario.


Troviamo il S. Rosario sul tavolo di lavoro di Dottori della Chiesa come S. Lorenzo da Brindisi, S. Pietro Canisio, S. Roberto Bellarmino, S. Teresa di Gesù, S. Francesco di Sales, S. Alfonso M. de' Liguori.
 Lo troviamo fra le mani di apostoli ardenti come S. Carlo Borromeo, S. Filippo Neri, S. Francesco Saverio, S. Luigi Grignion de Montfort, e tanti altri; lo troviamo al collo di Fondatori come S. Ignazio di Loyola e S. Camillo de Lellis; di Sacerdoti come il S. Curato d'Ars e S. Giuseppe Cafasso; di Suore come S. Margherita, S. Bernardetta, S. Maria Bertilla; di giovani come S. Stanislao Kostka, San Giovanni Berchmans e S. Gabriele dell'Addolorata.
Da S. Domenico a S. Maria Goretti, da S. Caterina a S. Massimiliano M. Kolbe, ai Servi di Dio Giacomino Gaglione, P. Pio da Pietrelcina, Don Dolindo Ruotolo, è stata una gloriosa teoria di eletti che hanno fatto della corona benedetta un'arma di conquista, una scala di ascensioni, una ghirlanda d'amore, una catena di meriti, una collana di grazie per sé e per gli altri.

Se vogliamo amare il Rosario nel modo più puro e più gradito alla Madonna, dobbiamo andare alla scuola dei Santi, che sono i figli prediletti della Madonna. Essi hanno amato tanto il Rosario ed essi ci assicurano, con S. Teresina, che «non c'è preghiera più gradita a Dio del Rosario».

( da IL SANTO ROSARIO E I SANTI  di P. Stefano M. Manelli Fondatore dei Frati dell'Immacolata di san Padre Kolbe)
Casa Mariana Madonna del Buon Consiglio  - 83040 Frigento (AV)