Predica
del 28 ottobre 2012 di padre Konrad Festa
di Cristo Re
In nomine Patris, et Filii, et Spiritus Sancti.
Essendo anche oggi la Festa patronale di
questa chiesa, comincio con una parola su San Simone e San Giuda Taddeo. Sono gli
apostoli e discepoli del Signore: il primo è San Simone Zelotes, il secondo è
il cugino del Signore e che ha scritto l'Epistola cattolica di San Giuda. San
Simone è l'apostolo di Mesopotamia, San Giuda Taddeo è l'apostolo dell'Egitto.
Dopo i duri lavori in questi Paesi si sono incontrati in Persia dove hanno
convertito innumerevoli pagani alla fede cattolica e hanno illustrato il
Santissimo Nome di Gesù Cristo + con la loro dottrina, con i loro miracoli, e
poi con il loro glorioso martirio.
Ora ci soffermiamo sulla Festa di Cristo Re.
Talvolta, qualcuno chiamerà la Chiesa
"trionfalista", come se fosse una società mediocre, puramente umana,
centrata su un mero uomo, una società che non abbia niente su cui gloriarsi:
come se dovesse prendere un posto modesto vicino alle altre religioni e
modestamente tacere.
La realtà, però, carissimi amici, è ben
diversa. La Chiesa è una società perfetta, animata dallo stesso Spirito Santo,
il Santificatore; infallibile, tutta pura, l'immacolata Sposa di Cristo; e
Cristo è Dio, l'unico Dio, il Figlio dell'uomo, come dice San Giovanni
evangelista nell'Apocalisse: "... con occhi fiammeggianti come fuoco, la
voce simile al fragore di grandi acque che nella destra teneva sette stelle,
dalla bocca gli usciva una spada affilata a doppio taglio, il suo volto
somigliava al sole quando splende in tutta la sua forza. Egli mi disse: - Non
temere, io sono l'Alfa e l'Omega e il Vivente. Io ero morto, ma ora vivo per
sempre e ho potere sopra la morte e sopra gli inferi" (Ap.1, 11-18).
Nostro Signore Gesù Cristo + è Re
dell'Universo, Pantocrator, sia da Dio sia da uomo in virtù dell'unione
ipostatica tra la Sua divinità e la Sua umanità; è anche Re di tutti gli uomini
in virtù della Sua passione e morte in Croce, tramite la quale ci ha redenti.
La Santa Chiesa Cattolica non si vergogna,
dunque, di Lui, Ché altrimenti si vergognerà di lei davanti a Suo Padre e ai
Suoi Angeli (cfr Mc.8, 38); bensì esulta, soprattutto oggi sulla Festa di
Cristo Re quando ricorda il Suo trionfo su Satana, sul peccato e sulla morte.
Esulta per Lui ed esulta per se stessa perché sa con certezza assoluta che
seguendo il Suo Re sul campo di battaglia di questo mondo, trionferà anche lei.
Quaggiù facciamo parte della Chiesa militante,
militante "contro i Principati e le Potestà come abbiamo visto la
settimana scorsa, contro i dominatori di questo mondo di tenebra, contro gli
spiriti del male che abitano nelle regioni celesti", e "ci gloriamo
di combattere sotto il Vessillo di Cristo", nelle parole dell'ultima
Preghiera di questa Santa Messa, per poter regnare con Lui dopo, come Chiesa
trionfante in Cielo, per sempre.
La parola "trionfalista" è una
parola, carissimi amici, moderna, inventata da menti moderne per presentare
come falso e male ciò che è vero e bene. La Chiesa ha sempre visto la nostra
vita terrena come una lotta dura contro i nemici della nostra salvezza: il mondo, la carne, il diavolo, in
collaborazione con Nostro Signore Gesù Cristo + il cui Nome sia sempre adorato,
per poi partecipare con Lui alla Sua gloriosa vittoria. Questa è la visione
della Chiesa, la visione che è da accettare da noi come pienamente cattolica.
Gloriamoci dunque di combattere sotto i
Vessilli di questo Re vestito di una Corona e di una Porpora ancor più gloriosa
di quella di tutti i re che hanno mai vissuto su questa terra, essendo gli
strumenti dell'opera del Suo divino amore.
Gloriamoci del Nostro Re per cui saremo
onorati di versare la nostra vita, come Lui ha versato la Sua per noi fino
all'ultima goccia, e come l'hanno fatto i Suoi gloriosi Martiri San Simone e
San Giuda Taddeo. Gloriamoci di seguirLo in questa vita non con l'arroganza e
la superbia, bensì nella profondissima umiltà, portando la nostra croce dietro
a Lui, consapevoli solo della Sua infinita Maestà e della nostra iniquità che
l'ha messo in Croce. E seguendoLo così nell'umiltà, rinnegandoci e portando la
nostra croce, vinceremo nella battaglia contro i nostri nemici, e trionferemo e
regneremo poi con Lui per sempre nella gloria della Patria Celeste.
Amen.
In nomine Patris, et Filii, et Spiritus Sancti.
Sia lodato Gesù Cristo +