QUICUMQUE VULT SALVUS ESSE, ANTE OMNIA OPUS EST, UT TENEAT CATHOLICAM FIDEM

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domenica 7 novembre 2010

La Santa Messa spiegata ai fanciulli VIII parte

8. Il Sacrificio del Calvario
Dal giorno in cui Caino ed Abele incominciarono ad offrire al Signore i sacrifici, passarono
tanti e tanti secoli. Migliaia di vittime furono offerte a Dio, con un desiderio immenso
di placare la sua giustizia e di rendergli quel culto che a Lui si conveniva.
Nell’offrire i sacrifici gli uomini pensavano così: Signore, noi vi offriamo e distruggiamo,
in vostro onore, queste creature per riconoscere che voi siete il padrone assoluto di
tutte le cose. – Signore, noi confessiamo che, per i nostri peccati, ci meritiamo la morte; vi
preghiamo di accettare questa vittima al posto nostro. – Signore, non siamo capaci di ringraziarvi
convenientemente, e non siamo meritevoli delle vostre grazie; per questa vittima,
che vi offriamo, concedeteci i vostri favori, ed accettatela in ringraziamento di quelli che ci
avete concesso.
Questi erano i sentimenti buoni con i quali si offrivano i sacrifici; ma quale valore poteva
esserci in quegli animali ed in quei frutti della terra, per adorare Iddio, per ottenere il
perdono dei peccati, per ringraziarlo, per ottenere i suoi favori?
Erano ormai passati più di quattromila anni, e, per il peccato di Adamo e per i peccati
di tutti gli uomini, il Paradiso era ancora chiuso! Nessuno mai vi poté entrare! La giustizia
di Dio non era ancora soddisfatta!... Migliaia e milioni di sacrifici non erano stati sufficienti!
Ma arrivò finalmente il giorno della infinita misericordia di Dio! Gesù prese la croce
sulle spalle, e, con immenso strazio e con infinito amore, salì il monte Calvario. Sulla vetta
di quel monte Egli si lascia configgere, con tre chiodi, sulla croce; e per tre ore agonizza,
in un mare di dolori… Il Sangue sgorga a rivi dalle sue piaghe, e bagna la terra! Nell’ora
estrema Gesù solleva lo sguardo al cielo ed esclama: Padre, nelle tue mani raccomando
l’anima mia!... Inchina il capo e muore!...
Il Sacrificio è compiuto. Gesù si è offerto all’Eterno Padre per la salvezza del mondo.
Sulla croce Egli ha fatto da Sacerdote e da Vittima (fig. 8). Questa è una Vittima di valore
infinito, perché Gesù è Figlio di Dio.

Figura 8: Il Sacrificio è compiuto: Gesù sulla croce è Sacerdote e Vittima.


La giustizia di Dio è stata soddisfatta; il Paradiso è stato riaperto; i peccati saranno
perdonati!...