QUICUMQUE VULT SALVUS ESSE, ANTE OMNIA OPUS EST, UT TENEAT CATHOLICAM FIDEM

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lunedì 7 febbraio 2011

La Santa Messa spiegata ai fanciulli IX parte


9. Confronto fra i sacrifici antichi ed il Sacrificio del Calvario

Facciamo adesso un breve confronto fra i sacrifici antichi e il sacrificio di Gesù sulla
croce.
I sacrifici antichi erano soltanto un simbolo ed una figura del sacrificio di Gesù (fig.
9). Gli agnelli che offriva Abele e gli agnelli che offrivano, mattina e sera, i Sacerdoti di Israele,
erano simboli di Gesù, che, come agnello mansueto, è stato sacrificato sul monte
Calvario. Isacco che, sull’altare fatto di pietre, stava per essere immolato in onore di Dio,
era simbolo di Gesù, che, sull’altare della croce, s’immola per la salvezza del mondo…
Figura 9: I sacrifici antichi erano solo un simbolo ed una figura del sacrificio di Gesù sulla croce.


 
E così tutti i sacrifici della Legge antica: furono tutti simboli, tutte figure di grande
sacrificio di Gesù. Furono come ombre, come disegni, come ritratti. Il Sacrificio vero fu soltanto
quello di Gesù. Per oltre quattromila anni gli uomini cercarono, fra le cose create, una vittima per
poter onorare Iddio, in un modo degno della sua maestà infinita; ma questa vittima non la
trovarono mai! Soltanto Gesù, immolato sulla croce, fu Vittima degnissima, d’infinito valore,
capace di onorare convenientemente Iddio.
Col sangue delle vittime, che anticamente si immolavano sull’altare del Signore, desideravano
gli uomini di ottenere il perdono dei loro peccati; ma il perdono non si otteneva.
Soltanto il Sangue prezioso di Gesù, che sgorgò abbondantissimo dalle sue piaghe, fu capace
di ottenere il perdono di tutti i peccati del mondo.
Quando gli uomini volevano domandare a Dio qualche grazia, o volevano ringraziarlo
dei benefici ricevuti, immolavano vittime sugli altari; ma quelle vittime, dinessun valore,
non potevano ottenere da Dio le grazie, né potevano essere un conveniente ringraziamento
per i benefici già ricevuti. Soltanto Gesù, immolato sulla croce, fu una vittima di infinito valore, colla quale si ringrazia degnamente Iddio per tutti i benefici compartiti agli uomini, e si ottengono grazie a mille a mille.
Dal giorno, dunque, in cui Gesù morì sulla croce, cessarono tutti i sacrifici antichi, si
abbandonarono tutte le vittime; perché l’unico vero sacrificio si era compiuto sul Calvario;
la più perfetta, la più santa Vittima era stata offerta a Dio!