QUICUMQUE VULT SALVUS ESSE, ANTE OMNIA OPUS EST, UT TENEAT CATHOLICAM FIDEM

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martedì 6 dicembre 2011

8 Dicembre Solennità dell'Immacolata Concezione






I Papi e l'Immacolata


La stola bianca indossata dal Papa al posto di quella tradizionale rossa, a sottolineare la solennità mariana. Il coro spagnolo che accompagna il momento conclusivo della breve preghiera ai piedi della statua. La deposizione dell'omaggio floreale, la cui composizione è curata dagli addetti ai Giardini vaticani. Sono alcune caratteristiche del rito che avrà luogo in Piazza di Spagna l'8 dicembre, indicate dal maestro delle Celebrazioni liturgiche del Sommo Pontefice, monsignor Guido Marini, alla vigilia della visita di Benedetto XVI all'Immacolata.

Il monumento fu costruito per ricordare la definizione da parte di Pio IX, l'8 dicembre 1854, del dogma del concepimento sine macula della Vergine. Duecento vigili del fuoco pontifici collocarono la statua bronzea della Vergine sulla colonna marmorea - entrambe progettate da Luigi Poletti - poi offrirono una corona di fiori deposta sulla sommità. Lo stesso Papa Mastai Ferretti l'8 dicembre 1857 inaugurò il monumento da una tribuna posta davanti al Palazzo dell'Ambasciata di Spagna, avviando di fatto la tradizione dei pellegrinaggi.

Nel 1908 la vicina parrocchia di sant'Andrea delle Fratte cominciò a organizzare e a regolare il flusso dei fedeli romani e, a partire dal 1938, la Pontificia Accademia dell'Immacolata curò l'organizzazione dell'avvenimento, che assunse le caratteristiche odierne: ai pompieri, all'ambasciatore di Spagna, ai religiosi e chierici della città, ai rappresentanti di collegi, seminari, confraternite e al laicato cattolico, si uniron0 in forma ufficiale le autorità civili cittadine, provinciali e regionali, le associazioni dei lavoratori comunali e delle altre realtà produttive dell'Urbe.

Dopo la fine dello Stato Pontificio fu Pio XII - romano di nascita - il primo Papa a recarsi personalmente a compiere l'atto di omaggio all'Immacolata. L'occasione, l'8 dicembre del 1953, fu l'inizio dell'Anno Mariano. E Giovanni XXIII, a poco più di un mese dalla sua incoronazione, vi si recò per la prima volta, nel 1958 per poi tornarvi nel 1960 e nel 1961.
Dopo di lui il gesto divenne consuetudine con Paolo VI, che vi andò anche nel pomeriggio dell'8 dicembre 1965, dopo la solenne chiusura del concilio Vaticano II e che nel periodo della crisi petrolifera si recò in Piazza di Spagna con la carrozzella trainata da un cavallo.

Giovanni Paolo II e Benedetto XVI hanno mantenuto viva la tradizione.







Vergine amabilissima, che sino ab eterno foste l'oggetto prediletto de' Divini Amori, ottenete anche a noi tutti di farvi sempre caro oggetto di nostra devozione.
Ave Maria... 
 
Dio ti Salvi o Maria, nostra Madre Dolce e Pia, oh Maria nostra Avvocata o Concetta Immacolata.

 
Tota pulchra es Maria !
Et macula originalis non est in  te!
Tu Gloria Jerusalem!
Tu Laetitia Israel!
Tu honorificentia populi nostri, tu advocata peccatorum!
Oh Maria! Oh Maria!
Virgo Prudentissima, Mater Clementissima!
Ora pro nobis, intercede pro nobis; ad Dominum Jesum Christum!

In Conceptione tua Virgo Immaculata fuisti.
Ora pro nobis Patrem cujus Filium peperisti.
Felix es, sacra Virgo Maria, et omni laude dignissima.
Quae serpentis caput virgineo pede contrivisti.


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Predica 8 Dicembre 2011 
di padre Konrad Festa della Immacolata

In nomine Patris, et Filii, et Spiritus Sancti.
"La Santissima Vergine Maria, nel primo istante della Sua Concezione, per singolare Grazia e privilegio di Dio Onnipotente, e in vista dei meriti di Cristo Gesù + Salvatore del genere umano, è stata preservata immune da ogni macchia del Peccato Originale".
Questo è il Dogma dell'Immacolata Concezione proclamato nella Bolla Ineffabilis Deus del beato Pio IX nell'anno 1854.
Cosa era questa macchia del Peccato Originale? Era lo stato di peccato mortale ereditato da tutti i figli di Eva insieme a una debolezza dell'intelletto e della volontà, di un certo staccamento dalle passioni, dal dominio della ragione. Da questa macchia di cui vediamo così chiaramente gli effetti in noi stessi e in tutti gli uomini, la Santissima Vergine Maria fu preservata.
Ma la Santissima Vergine dal primo istante della Sua Concezione fu preservata non solo dal Peccato Originale, ma anche dal peccato personale, come dichiara il sacro Concilio di Trento nelle seguenti parole: La Chiesa mantiene che la Beata Vergine mediante un privilegio speciale di Dio, poteva evitare tutti i peccati, anche veniali, durante tutta la Sua vita. Così che può essere applicata a Lei la frase del Cantico dei Cantici: Tutta bella sei tu, o mia diletta, e macchia non è in te (Ct.4,7).
Sant'Alfonso M. de Liguori commenta: " Da che Ella ebbe uso della ragione, cioè, dal primo istante della sua immacolata concezione nell'utero della Santa Anna, sin da allora cominciò con tutte le sue forze ad amare il Suo Dio, e così seguì a far sempre più avanzandosi nella perfezione, nell'amore, in tutta la Sua vita. Tutti i Suoi pensieri, i desideri, gli affetti, non furono che di Dio, non disse parola, non fece torto, non diede occhiata, non un respiro che non fosse per Dio e per la Sua gloria, senza mai storcere un passo, senza mai distaccarsi un momento dall'amore Divino, la Concezione Immacolata, la preservazione dal Peccato Originale e personale è la condizione sublime della purezza, della santità e gloria della Beatissima Vergine Maria, la condizione per la Sua immersione nella Luce Divina".
Nelle parole di san Bernardo: "Con ragione si presenta Maria ammantata di Sole - dice con l'immagine a riguardo dell'Apocalisse - Lei che ha penetrato oltre ogni nostra immaginazione l'abisso profondissimo della Divina Sapienza, così che per quanto lo consente la condizione di una creatura, Ella appare come immersa in quella Luce inaccessibile".
Questa sublime purezza della Beatissima Vergine fu rivelata all'Anima del Sommo Pontefice Beato Pio IX, egli raccontò che: " mentre Dio proclamava il Dogma per la bocca del Suo Vicario, Dio stesso dette al mio spirito un conoscimento sì chiaro e sì largo dell'incomparabile della purezza della Santissima Vergine che, inabissato nella profondità di questa conoscenza, cui nessun linguaggio potrebbe descrivere, l'anima mia restò inondata di delizie inenarrabili, di delizie che non sono terrene, nè potrebbero provarsi che in Cielo. Nessuna prosperità, nessuna gioia di questo mondo potrebbe dare di quelle delizie la minima idea, ed io non temo affermare che, il Vicario di Cristo, ebbe bisogno di una grazia speciale per non morire di dolcezza sotto l'impressione di cotesta cognizione, di cotesto sentimento della bellezza incomparabile di Maria Immacolata".
Proviamo, carissimi fedeli, a crescere ogni giorno nella nostra devozione all'Immacolata Concezione, che a causa della Sua vicinanza a Dio e del Suo profondo Amore materno verso ognuno di noi, Ella è l'Avvocata più potente che ci sia per noi presso l'Altissimo, affidiamoLe i nostri affanni, onoriamola con la nostra Preghiera, con il Santo Rosario, amiamoLa nei nostri cuori.
Amen.