QUICUMQUE VULT SALVUS ESSE, ANTE OMNIA OPUS EST, UT TENEAT CATHOLICAM FIDEM

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martedì 20 luglio 2010

La presentazione di un progetto





"Qui seminant in lacrimis in exultatione metent."

Con tale citazione, tratta dal Salmo 125 ed eletta a motto della Fraternità Sacerdotale di San Pietro, ci pare opportuno dare inizio all'impresa di questo blog.

"Chi semina nelle lacrime mieterà nell'esultanza".
Azzardiamo una breve esegesi finalizzata alla presentazione dei nostri intenti.
Potremmo dividere tale proposizione in due parti: la prima guarda al presente, la seconda al futuro.

Lasciamo quest'ultima che descrive una prospettiva felice (felix cioè, che, dando rilevanza ad uno dei significati del termine latino utile nel nostro campo semantico, vuol dire "fertile") nelle mani di Dio, con particolare cura, tuttavia, di vivere appieno la speranza che da essa deriva. La Spes cristiana, infatti, oltre ad essere una delle tre grandi virtù teologali, è profondamente collegata alla Fede, essendo questa, come dice san Paolo nell'undicesimo capitolo della Lettera agli Ebrei, "sperandarum substantia rerum", che significa "sostanza delle cose che si sperano".
(Cfr. BENEDETTO XVI, Lettera enciclica Spe salvi, n.7).

Non fatichiamo, d'altra parte, a comprendere l'affermazione iniziale, guardando con gli occhi velati di lacrime, appunto, tanti aspetti della società di oggi, consapevoli che la crisi dei costumi, della cultura e dell'arte a cui abbiamo assistito e assistiamo è prima di tutto una crisi dei valori.
Basti per tutte la crisi dell'eloquenza classica: nemmeno prima della Rivelazione l'eloquenza e la parola (se non nell'insegnamento sofistico) era scissa dalla Virtù, del resto lo stesso Cicerone diceva che l'oratore dovesse essere "Vir bonus, dicendi peritus".
Con l'avvento del Cristianesimo avvenne una grandissima elevazione della parola, del Verbum Dei da un lato, e dalla parola usata per predicare dall'altro. Non è un caso che a Padova la lingua di Sant'Antonio, nei cui Sermones possiamo apprezzare un'immensa cultura unita ad un'altrettanto mirabile capacità espositiva, sia separatamente venerata quale reliquia, esempio della grande e nobile virtù del Santo, definito anche "Arca del testamento", le cui prediche giungevano ad ammaestrare le menti ai Divini Misteri e a toccare anche i cuori più duri.
Oggi, invece l'eloquenza in un soggetto è vista quasi come una colpa, come uno strumento di oppressione ovvero di imposizione della verità relativa e avaloriale che "fa comodo" all'individuo in quel momento: ecco allora che potremmo ben commentare con l'Ecclesiaste "Tutte le parole sono logore e l'uomo non può più usarle".
Del resto, non faticheremmo ad applicare all'oggi nemmeno le ben note parole di San Paolo: "Erit tempus in quo sanam doctrinam non sustinebunt et ad fabulas se converterunt" che la Liturgia tradizionale ci riporta nell'Epistola della Santa Messa dei Santi Confessori non Pontefici.

La presa di consapevolezza, tuttavia, del fatto che nel versetto in esame tutto ruota attorno al tema del ciclo naturale della vita agricola, secondo un tema che continuerà ad essere presente nella Sacra Scrittura, ed in particolare alla figura del "seminatore", ci spinge a divenire senza indugio a nostra volta seminatori, cercando di divenire strumenti della Santa Volontà di Dio e, nel felicissimo motto del Sommo Pontefice, cooperatores Veritatis tenendo sempre fermo il fine e la suprema lex della salus animarum (Cfr. CJC, can.1752).


Ecco perché in questo blog daremo spazio a tutti i vari aspetti dell'attività della Cappellania di San Simeon Piccolo in Venezia, ed in particolare:

- alla Liturgia in generale ed in particolare al Rito celebrato secondo il Messale di San Pio V, con immagini delle celebrazioni e spiegazioni di tale ricchissima forma del Rito Romano;

- alla Sacra Dottrina, in particolare le lezioni che vengono periodicamente tenute dal Cappellano;

- alla spiritualità cattolica, secondo i suggerimenti ritenuti di volta in volta opportuni.


Il blog rimane ovviamente aperto anche ad altri tipi di interventi che verranno singolarmente reputati utili e costruttivi.





Laudetur Jesus Christus.
Nunc et semper.