Senza polemizzare noi invece ne vogliamo approfittare per ricordare nuovamente la regalità di Cristo Re e vi offriamo l'Omelia di Padre Konrad di quest'anno liturgico conclusivo...
Predica
del 30 ottobre 2011 di padre Konrad
Festa
di Cristo Re dell'Universo
In
nomine Patris, et Filii, et Spiritus Sancti.
Talvolta
qualcuno chiamerà la Chiesa "trionfalista" come se fosse una società
mediocre, puramente umana, centrata sul mero uomo, una società che non abbia
niente su cui gloriarsi, come se dovesse prendere un posto modesto vicino alle
altre religioni e, modestamente, tacere.
La
realtà carissimi fedeli, però, è ben diversa: la Chiesa è una società perfetta
animata dallo stesso Spirito Santo, santificante, infallibile, tutta pura,
l'immacolata Sposa di Cristo. Le altre religioni sono tutte false, i loro
seguaci devono convertirsi, devono essere evangelizzati, catechizzati,
battezzati e santificati, sottomessi al dominio di Cristo Re, Re di tutti gli
uomini, non c'è un altra via di salvezza perché Cristo è Dio, l'unico Dio,
"uno simile a Figlio d'uomo - dice san Giovanni - con occhi fiammeggianti
come fuoco, la voce simile al fragore di grandi acque, che nella destra teneva
sette stelle, dalla bocca gli usciva una spada affilata a doppio taglio, il Suo
volto somigliava al sole quando splende in tutta la sua forza e mi disse: - Io
sono l'Alfa e l'Omega, il Vivente, Io ero morto ma ora vivo per sempre ed ho
potere sopra la morte e sopra gli inferi".
Dunque,
il Nostro Signore Gesù Cristo + che è già Re dell'Universo, Pantocrator, sia da
Dio sia da Uomo in virtù dell'unione ipostatica fra la Sua divinità e la Sua
umanità, è anche Re di tutti gli uomini in virtù della Sua Passione e Morte in
Croce.
La
Santa Chiesa Cattolica non si vergogna di Lui, dunque, che altrimenti si
vergognerà di Lei davanti al Suo Padre e ai Suoi Angeli, bensì esulta
soprattutto oggi nella Festa di Cristo Re, quando ricorda il Suo trionfo su
Satana, sul peccato e sulla morte, esulta per Lui ed anche per se stessa,
perché sa con certezza assoluta che seguendo il suo Re sul campo di battaglia
di questo mondo, trionferà anche Lei.
Quaggiù
facciamo parte della Chiesa Militante, militante contro i Principati e le
Potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebra, contro gli spiriti del
male che abitano nelle regioni celesti, e ci gloriamo di combattere sotto i
vessilli di Cristo Re (nelle parole dell'ultima preghiera di questa Santa
Messa), per poter regnare con Lui dopo come Chiesa Trionfante in Cielo, per
sempre.
La
parola "trionfalista" come la parola "tradizionalista" sono
parole moderne invitate da persone moderne per presentare come falso e male ciò
che è vero e bene.
La
Chiesa ha sempre visto la nostra vita terrena come una lotta dura contro i
nemici della nostra salvezza, cioè, il mondo, la carne, il diavolo.
Il
mondo, tutto ciò che ci circonda che sia male, le cattive compagnie, le
pubblicità (persino su questa chiesa), i fiori del male sparsi attraverso i
tratti interminabili del computer, la carne, tutti i desideri, gli istinti, le
emozioni che lottano contro la ragione, e il diavolo, lui che aumenta i nostri
disagi in tutto, obnubilando la nostra fede e la nostra fiducia in Dio
insinuando pensieri cattivi, negativi, meschini nella mente, ingannandoci e
seducendoci.
Contro
questi nemici noi lottiamo in collaborazione con Nostro Signore Gesù Cristo + una
collaborazione che culminerà nella Sua gloriosa vittoria sul mondo.
Questa
è la visione della Chiesa, la visione tradizionale che, come tutto ciò che è
tradizionale nella Chiesa è da accettare da noi come pienamente cattolica.
Gloriamoci,
dunque, di combattere sotto i vessilli di questo Re vestito di una Corona e di
una Porpora più gloriose di quelle di tutti i re che abbiano mai vissuto su
questa terra, essendo gli strumenti dell'opera del Suo Divin Amore; gloriamoci
nel Nostro Re, per cui saremo onorati di versare la nostra vita, come Lui ha
versato la Sua per noi fino all'ultima goccia del Suo preziosissimo Sangue; gloriamoci
di seguirLo in questa vita non con l'arroganza e la superbia, però, bensì nella
profondissima umiltà portando la nostra croce dietro a Lui, consapevoli solo
della Sua infinita maestà e della nostra iniquità e della nostra nullità, la
nostra iniquità che l'ha messo in Croce, e seguendoLo così nell'umiltà,
rinnegandoci, e portando la nostra croce vinceremo nella battaglia contro i
nostri nemici, e trionferemo e regneremo con Lui per sempre nella gloria della
Patria Celeste.
Amen
In
nomine Patris, et Filii, et Spiritus Sancti.
Sia
lodato Gesù Cristo +