QUICUMQUE VULT SALVUS ESSE, ANTE OMNIA OPUS EST, UT TENEAT CATHOLICAM FIDEM

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martedì 13 settembre 2011

Esaltazione della Croce




  14/15 settembre
Esaltazione della Croce
e i Sette Dolori della Beata Vergine Maria


 Ti adoriamo o Cristo
e Ti benediciamo,
perchè con la Tua Santa Croce
hai redento il mondo.




 I Sette Dolori di Maria, corrispondono ad altrettanti episodi narrati nel Vangelo: 

1) La profezia dell’anziano Simeone, quando Gesù fu portato al Tempio “E anche a te una spada trafiggerà l’anima”.

2) La Sacra Famiglia è costretta a fuggire in Egitto “Giuseppe destatosi, prese con sé il Bambino e sua madre nella notte e fuggì in Egitto”. – 

3) Il ritrovamento di Gesù dodicenne nel Tempio a Gerusalemme “Tuo padre ed io angosciati ti cercavamo”. – 

4) Maria addolorata, incontra Gesù che porta la croce sulla via del Calvario. – 

5) La Madonna ai piedi della Croce in piena adesione alla volontà di Dio, partecipa alle sofferenze del Figlio crocifisso e morente. – 

6) Maria accoglie tra le sue braccia il Figlio morto deposto dalla Croce. – 

7) Maria affida al sepolcro il corpo di Gesù, in attesa della risurrezione.

La liturgia e la devozione hanno compilato anche le Litanie dell’Addolorata, ove la Vergine è implorata in tutte le necessità, riconoscendole tutti i titoli e meriti della sua personale sofferenza.
La tradizione popolare ha identificato la meditazione dei Sette Dolori, nella pia pratica della ‘Via Matris’, che al pari della Via Crucis, ripercorre le tappe storiche delle sofferenze di Maria e sempre più numerosi sorgono questi itinerari penitenziali, specie in prossimità di Santuari Mariani, rappresentati con sculture, ceramiche, gruppi lignei, affreschi.
Le processioni penitenziali, tipiche del periodo della Passione di Cristo, comprendono anche la figura della Madre dolorosa che segue il Figlio morto, l’incontro sulla salita del Calvario, Maria posta ai piedi del Crocifisso; in certi Comuni le processioni devozionali, assumono l’aspetto di vere e proprie rappresentazioni altamente suggestive, specie quelle dell’incontro tra il simulacro di Maria vestita a lutto e addolorata e quello di Gesù che trasporta la Croce tutto insanguinato e sofferente.
In certe località queste processioni, che nel Medioevo diedero luogo anche a rappresentazioni sacre dette “Misteri”, assumono un’imponenza di partecipazione popolare, da costituire oggi un’attrattiva oltre che devozionale e penitenziale, anche turistica e folcloristica, cito per tutte la grande processione barocca di Siviglia. 



In Adorazione davanti alla Croce


Amabilissimo Gesù,
che a liberare noi miseri dalla schiavitù del peccato Vi degnaste scendere dagli splendori eterni del Cielo e, fatto Uomo simile a noi, avete soddisfatto per i nostri debiti la Divina Giustizia, degnateVi ancora una volta di farmi grazia affinchè io non Vi sia più ingrato e indifferente; 
vogliaTe trasformare il mio cuore per renderlo sensibile alle Vostre santissime piaghe che per me, misero e peccatore, voleste eternamente segnate nel Vostro adorabile Corpo; 
vogliaTe degnarVi di impetrare in questo cuore tutte quelle virtù necessarie a non più offenderVi in special modo la virtù del santo pudore nella lingua e nel costume.
Mi sia questo Santo Crocefisso che oggi adoro e venero, strumento di salvezza e di conversione, di pentimento per i miei peccati, di suffragio per le Anime del Purgatorio e per la conversione dei peccatori.
Mi sia santo e divino auspicio l'intervento della Beata sempre Vergine Maria che supplice invoco ai piedi di questa Santa Croce, affinchè sia prudente e costante nel mantener fede a queste devote intenzioni!
Gesù, Salvatore di chi spera in Te, abbi pietà di noi.

(Preghiera con Indulgenza di 100 giorni - formulata ogni giorno specialmente in Quaresima ed alle solite condizioni che prevedono  la santa Confessione e la Santa Messa con la Via Crucis il Venerdì di Quaresima - 
di Papa Leone XIII del 21 febbraio del 1891 )