QUICUMQUE VULT SALVUS ESSE, ANTE OMNIA OPUS EST, UT TENEAT CATHOLICAM FIDEM
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sabato 24 settembre 2011
GRANDEZZA DI S. MICHELE NELLA NATURA
I. Considera come S. Michele Arcangelo è il più nobile e il più bello fra tutti quei nobilissimi Spiriti che compongono la milizia celeste; Egli è il primo tra i primi Principi; poiché creati che furono gli Angeli vennero divisi in tre Gerarchie, ciascuna Gerarchia in tre Cori; ogni Coro risultò d'innumerevoli Spiriti, e ciascuno Spirito fu abbellito di quelle doti e perfezioni, che convenivano al grado ed uffizio, cui Dio l'aveva destinato. Il Coro superiore perciò contiene le perfezioni del Coro inferiore, il Coro più sublime le perfezioni e le bellezze di tutti i Cori inferiori. Così insegna S. Tommaso.
L'Arcangelo Michele è nel primo Ordine di quelle schiere Angeliche e per la dignità e per gli onori superiore a tutti i beati Angeli, come scrive S. Basilio. Chi potrà comprendere quale sia la bellezza di sua natura, che primeggia su tutti gli Angeli? Egli è veramente il più perfetto, il più bello, il più grande di tutti i beati Spiriti!
II. Considera come il Profeta Giobbe guardando la nobiltà di natura degli Angeli, li chiamava figli di Dio per eccellenza, e li paragonava alle stelle del mattino; certamente dobbiamo tenere con S. Pantaleone che S. Michele Arcangelo è la prima, la più grande e la più bella Stella Angelica, la più luminosa nel Cielo del Paradiso, Colui che tiene il primo luogo tra quello sterminato numero di Angeli. Poichè egli sta al sommo grado di tutto l'essere creato, la sua spirituale natura è la più nobile e pura di quante furono create da Dio. Per questo S. Gelasio lo chiama sommo Mininistro del Trono della Santissima Trinità. Mentre gli altri Angeli si velano il volto, S. Michele canta, con gran confidenza e senza stupore, il trisagio dei Serafini, è a Dio il più vicino, è degli Angeli il più nobile, il più sublime; perciò si chiama Arcangelo, non perchè sia del Coro degli Arcangeli, ma perchè di tutti gli Angeli è il Capo, il Duce, il più grande per natura. O eccellenza veramente ammirabile! O principe veramente grande!
III. Considera poi, o cristiano, qual'è la tua grandezza nell'ordine della natura. L'uomo è fra gli esseri della terra il più nobile, contiene in sé le perfezioni delle altre specie, cioè l'esistenza dei fossili, la vita degli alberi, i sensi degli animali, l'intelligenza degli Angeli. Il corpo è il mondo in piccolo: l'anima porta scolpita l'immagine di Dio sostanza spirituale, dotata di mente capace di conoscere Dio, e di volontà idonea ad amarlo; sostanza tanto nobile, che poco differisce dagli Angeli.
Qual uso hai fatto della tua eccellente natura e dei doni naturali di cui Dio ti arricchì? L'Arcangelo Michele creato da Dio sì nobile, e di tanti doni arricchito, tutto rivolse a glorificare Dio Creatore, tu, invece, forse ti sei servito dei tuoi doni naturali, del tuo corpo e dell'anima non per lodare, ma per disonorare Dio, non per venerarlo, ma per insultarlo, non per glorificarlo, ma per offenderlo maggiormente! A che ha servito sinora il tuo corpo? Alla iniquità ed alla immondezza! Di che si è occupata l'anima tua? Di conoscere le vanità di questo mondo, non le grandezze di Dio. La tua volontà, invece d'amare il sommo ed unico bene, ha amato i beni fallaci di questo mondo. Cerca di umiliarti, rientra in te stesso, impara ad apprezzare la tua eccellenza e dignità,
apprendi dall'Arcangelo Michele a conformare la vita alla eccellenza della natura, e pregarlo infine che ti ottenga la grazia di non più disonorare la tua natura, ma di vivere piuttosto a norma di quel fine, per cui Dio ti creò.