II. Considera, come S. Michele esercita tale ufficio verso i peccatori che Lo onorano e Lo invocano con preci. Così fece con Calvino, gran Cavaliere e Consigliere del Re Filippo di Francia. Gli apparve, e disse: « Se vuoi salvarti, procura di uscir di corte, altrimenti ti dannerai, perchè non dici la verità. Abbi compassione di te stesso ». Un Paladino dell'Imperatore Ottone edificò un Tempio in onore di S. Michele, al quale chiese la grazia di godere il favore del suo Re. S. Michele gli apparve e gli disse: « Io non voglio il tempio che mi hai edificato, perché l'hai fatto col sangue dei poveri, sfruttando il favore del Re. E' da gran tempo che Dio ti ha condannato all'inferno: io però ho pregato per la tua salvezza. Sappi che l'Imperatore si rivolterà e farà giustizia di te, il Signore ti ha concesso che se morrai in tal guisa, non ti danni ». Atterrito da sì spaventosa notizia, il Paladino promise di mutar vita, lasciare il mondo, riparò le ingiustizie commesse, entrò in religione, mutò vita, e si salvò. Oh quanto è benigno verso i peccatori l'Arcangelo S. Michele!
III. Considera, o cristiano, quante volte questo celeste Principe ha esercitato con te peccatore tanta carità. Quante volte ha rischiarato la tua mente per farti conoscere lo stato miserabile in cui giacevi? Quante volte parlando al tuo cuore ti ha dimostrata la inevitabile dannazione eterna, se non avessi mutato strada? L'ammonizione d'un superiore, l'improvvisa morte di un tuo amico, quella disgrazia in casa: sono stati altrettanti avvisi dei cielo a mutar vita. Ringrazia il celeste Arcangelo, e metti in pratica i suoi avvertimenti se vuoi salvarti! Anche oggi Egli ti dice: «Ritorna al tuo Dio e Signore; umiliati sotto la sua mano». Gettati perciò contrito ai piedi di Gesù Crocifisso e prometti di vero cuore di lasciare la cattiva via che hai finora seguito.