QUICUMQUE VULT SALVUS ESSE, ANTE OMNIA OPUS EST, UT TENEAT CATHOLICAM FIDEM
----------------------------------------------- QUICUMQUE VULT SALVUS ESSE, ANTE OMNIA OPUS EST, UT TENEAT CATHOLICAM FIDEM ----------------------------------------------
lunedì 26 settembre 2011
GRANDEZZA DI S. MICHELE NELLA CARITA' VERSO GLI UOMINI
I. Considera come S. Michele, tutto zelo per l'onore di Dio, è altrettanto tutto carità a favore degli uomini, per i quali impiega tutto il suo potere. Agli Angeli inferiori Dio, ha affidato la custodia delle persone particolari - scrive S. Girolamo, - di maniera che non c'è mai stato nè ci sarà mai alcuno che non goda dell'assistenza angelica: ma il glorioso Principe degli Angeli ha avuto in custodia non una o più persone solamente, ma tutti gli uomini. Egli veramente è il più impegnato, e il più sollecito verso il genere umano di qualsiasi altro Angelo, come scrisse S. Cesario.
Il suo impegno supera la diligenza di tutti gli Angeli, la sua carità supera lo zelo, la cura, gli affetti degli Arcangeli, dei Principati, delle Potestà, delle Virtù, delle Dominazioni, dei Troni, dei Cherubini e dei Serafini. E' vero che la cura e la diligenza degli Angeli verso gli uomini è molto intensa, tuttavia possiamo credere, con Ruberto Abate, che ciò si verifica maggiormente in quegli Angeli, di cui Dio ci rivelò il nome, per farci conoscere il loro singolare patrocinio. Di questi Angeli così eccellenti però, colui che maggiormente ci ama è S. Michele, perché è il nostro massimo Principe; nostro, in quanto è addetto alla difesa degli uomini; nostro, perchè deve avvalorare le nostre preghiere e proteggerci sino alla fine del mondo.
II. Considera come tutti gli uomini sono l'oggetto della carità di S. Michele Arcangelo. Egli, come scrisse S. Pantaleone, guida coloro che errano, solleva e soccorre i caduti, difende le anime, combatte e vince i demoni, illumina ogni creatura. Quest'amore cominciò a dimostrarlo ad Adamo stesso, infelice nostro progenitore, quando non soltanto l'indusse a far penitenza del proprio fallo, ma l'istruì a lavorar la terra per procacciarsi il vitto col sudor della fronte, gl'insegnò a vivere santamente, osservando la legge naturale, e gli svelò i futuri misteri, come ha scritto S. Paolino di Nola. Tanto fu efficace l'insegnamento di S. Michele che Adamo non si lasciò mai più sedurre dal Demonio nè cadde in altro male. Oh grande carità del celeste Principe!
III. Considera come l'amore che S. Michele Arcangelo nutre per l'uomo nasce dal grande amore che Egli porta a Dio. Dall'amore di Dio nasce l'amore del prossimo. Chi ama Dio, ama anche il prossimo che è immagine di Dio : quanto più si ama Dio, tanto maggiore carità si nutre per il prossimo. Lucifero è nemico dell'uomo, perchè è privo dell'amore di Dio: S. Michele ché si segnalò nell'amore verso Dio, ama l'uomo con affetto maggiore di tutti gli altri Angeli. Rifletti ora, o cristiano, se il tuo cuore è fornito d'amore per il prossimo. Sei sordo ai lamenti dell'afflitto, cieco ai bisogni del poverello, duro alle lagrime degli infermi, indifferente ai mali che soffre il prossimo? Significa che il tuo cuore non brucia d'amore per Iddio. Se tu amassi Dio con tutto il cuore, non saresti insensibile ai bisogni del povero ! Se tu amassi Dio con tutte le tue forze, volentieri correresti a sollevare l'infelice che patisce. Ricorri perciò al primo Serafino di carità, e pregaLo che accenda questo divino amore nel tuo cuore per amare il prossimo, come comanda Gesù Cristo.