QUICUMQUE VULT SALVUS ESSE, ANTE OMNIA OPUS EST, UT TENEAT CATHOLICAM FIDEM

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domenica 5 settembre 2010

La Santa Messa spiegata i fanciulli. IV parte

4. Il grande tempio di Salomone


Durante i quarant'anni in cui il popolo Ebreo dovette viaggiare attraverso al deserto, prima di giungere alla Terra Promessa, volle il Signore che i sacrifici gli fossero offerti con grande solennità, ed in un luogo a ciò consacrato.

Mosè ebbe ordine da Dio di costruire un grande tabernacolo, formato di legno di setim (preziosissimo) rivestito di lamine d'oro. Questo tabernacolo era lungo circa 15 metri, largo 5 metri, alto 5 metri. E intorno al tabernacolo vi era un grandissimo cortile, lungo 50 metri; e tutt'intorno al cortile vi erano colonne di legno prezioso, con basi di rame e capitelli d'argento. Dentro al tabernacolo vi era l'Arca Santa, che stava dietro ad una grande tenda preziosa, tutta ricamata. Davanti al tabernacolo vi era un grande altare, per offrire al Signore buoi, pecore ed altri animali, che i Sacerdoti uccidevano e bruciavano in onore di Dio. E vi era anche una grande mensa tutta d'oro, sulla quale si offrivano al Signore i pani benedetti. Un altro altare, tutto d'oro, si chiamava l'altare dei profumi, perché sopra di esso il Sacerdote offriva al Signore l'incenso tutti i giorni, mattina e sera. Or tutto questo fu ordinato da Dio a Mosè, perché il popolo, durante il suo lungo peregrinare attraverso al deserto, sentisse sempre più profondamente il dovere di offrire a Dio sacrifici in ogni tempo e in ogni luogo. Ma quando il popolo del Signore si fu stabilito nella Terra Promessa, ed ebbe finito le sue guerre di conquista, il Signore comandò che fosse costruito in suo onore un tempio grandioso, perché fossero offerti i sacrifici alla sua Maestà infinita, in una forma più conveniente e più solenne. Ed il grande re Salomone ebbe l'altissimo onore di costruire a Dio il magnifico tempio di Gerusalemme, che fu una delle più grandi meraviglie del mondo. Per la costruzione del grandioso tempio fu una profusione di oro, di argento, di marmi e di pietre preziose da non potersi ridire. Si computa che vi sia stata spesa una somma, che oggi equivarrebbe a circa due miliardi delle nostre lire!.... Vi lavorarono più di centocinquantamila operai, ed i lavori durarono sette anni e mezzo. Davanti al Santuario, nel mezzo del cortile, che era circondato da un grandioso colonnato (lungo 258 metri), era costruito un grande altare, sul quale i Sacerdoti uccidevano e bruciavano gli animali in sacrificio al Signore (fig. 4).


Figura 4: Davanti al Santuario era costruito un grande altare, sul quale i Sacerdoti uccidevano e


bruciavano gli animali in sacrificio al Signore!



Nel giorno della dedicazione del tempio il re Salomone ordinò che su quell'altare fossero offerti a Dio migliaia di buoi! Nel vasto cortile volle Salomone che fossero poste dieci grandi conche di rame, ed una più grande assai delle altre che fu detta mare di bronzo. In tutte queste conche si teneva l'acqua, che doveva servire ai Sacerdoti per lavarsi le mani ed i piedi, prima di avvicinarsi all'altare per offrire a Dio i sacrifici. Così aveva comandato il Signore fin dai tempi di Mosè. Queste lavande ricordavano ai Sacerdoti la purezza che essi dovevano avere nell'anima e nel corpo per offrire sacrifici al Signore. Or dunque, se il Signore volle che i Sacrifici gli fossero offerti in un tempio a lui consacrato, sfarzosamente ricco di oro di argento e di pietre preziose, e se volle che i Sacerdoti si appressassero all'altare mondi nell'anima e nel corpo, ciò significa che egli dava una grandissima importanza ai sacrifici; e voleva far comprendere il grave dovere, che hanno gli uomini, di offrirne a lui in ogni tempo ed in ogni luogo.