La festa della natività della Beata Vergine Maria fu ordinata da Papa Sergio I nel 688 per ottenere, come ottenne, con l'intercessione di Maria: 1) la fine delle vessazioni dell'imperatore Giustiniano II, il quale voleva sostenere come ecumenico il Concilio Trullano o quinisesto, tenuto dai greci in Costntinopoli, malgrado la costante disapprovazione del Papa, il quale perciò né vi spedì i propri legati, né volle mai approvarne i canoni; 2) di riconciliare con la Chiesa romana il patriarcato di Aquileia che si ostinava a non riconoscere come legittimo il V concilio ecumenico, in cui si erano condannati i tre eretici libri di Teodreto, Teodoro di Mospsuesta ed Iba, denominati i Tre Capitoli.
Tra scriviamo ora la bellissima sequenza dedicata a questa festa nell'antico rito patriarchino-aquileiese:
Stirpe Maria regia procreata regem generans Iesum.
Laude digna angelorum sanctorum.
Et nos peccatores tibi devotos intuere benigna.
Tu pios patrum mores ostentas in te: sed excellis eosdem.
Patris tuis salomonis i te lucet sophia.
Et Ezechie apud Deum cor rectum: sed numquam in te corrumpendum.
Patris iosie adimplevit te religiositas.
summi etiam patriarche te fides totam possedit patris tui.
Sed quid nos istos recensemus heroas.
Cum tuus natus omnes praecedat illos atque cunctos per orbem.
Nos hac die tibi gregatos serva Virgo in luce mundi qua prodisti partitura caelorm lumen.